14 Feb
Il 13° Congresso di Legacoop Piemonte che si è svolto sabato 11 febbraio presso La Centrale Nuvola Lavazza ha confermato Dimitri Buzio nel ruolo di presidente di Legacoop Piemonte per i prossimi quattro anni, individuando anche gli obiettivi programmatici del futuro, per un modello di impresa cooperativa innovativa e sostenibile.
“Questo Congresso ci ha posto dinanzi a una sfida ambiziosa ma da accettare – ha commentato il presidente Buzio – La nostra associazione sta cambiando pelle e dobbiamo intraprendere nuovi percorsi per favorire un nuovo protagonismo cooperativo”.
Nella sua relazione il presidente Buzio ha osservato come “i dati dell’analisi congiunturale relativa all’ultimo quadrimestre 2022 condotta da IPSOS e dall’Area Studi di Legacoop evidenziano un andamento positivo per l’economia cooperativa. Non mancano le preoccupazioni per l’aumento dei costi energetici e delle materie prime, la difficoltà di reperire manodopera qualificata, le complessità burocratiche. Ciononostante l’80% delle imprese cooperative ha chiuso l’esercizio in utile e il 54% delle intervistate ha aumentato il valore della produzione rispetto al 2021 e un 26% di cooperative hanno accresciuto il proprio organico”.
“La cooperativa, quindi, è un modello di impresa che arricchisce con le proprie peculiarità il mercato in cui si trova ad operare, in cui spesso ne è protagonista, che persegue l’equilibrio economico e che contribuisce allo sviluppo del territorio sia in termini di ricchezza sia in termini di inclusione sociale e nell’attuale contesto, mutato in seguito alla pandemia e crisi energetica, la cooperazione può essere protagonista di un modello economico che non trascura il benessere della comunità” ha concluso Dimitri Buzio.
Il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti ha ribadito come “la cooperazione è l’impresa del futuro e lo diciamo perché consapevoli di ciò che possiamo rappresentare per la società e della forza che possiamo mettere in campo”.
A chiudere gli interventi il candidato alla presidenza nazionale di Legacoop Simone Gamberini che ha osservato come “viviamo in una età di incertezza e transizione e come associazione dobbiamo imparare a governare l’incertezza, d’altronde sono proprio i periodi di crisi quelli in cui la cooperazione dà il meglio di sé ed è ora il momento di riscoprire e riattualizzare i valori cooperativi”.
Al 13° Congresso di Legacoop Piemonte è intervenuto anche il Ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Frattin che ha osservato come “La cooperazione ha dimostrato nel tempo una capacità economica enorme, oltre alla sua valenza sociale e un impegno concreto sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare”.
Nel corso della mattinata sono intervenuti per portare i loro saluti istituzionali la vicesindaca di Torino Michela Favaro, l’assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino, il sindaco di Novara Alessandro Canelli, il vicepresidente vicario della Camera di Commercio di Torino Nicola Scarlatelli, il presidente di Crt Giovanni Quaglia e il presidente di Compagnia di San Paolo Franscesco Profumo.
Alla tavola rotonda dal tema “Impresa in transizione: le cooperative come modello di sostenbilità” assieme al Ministro Pichetto Frattin e al presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, hanno partecipato l’assessore regionale alla cooperazione Andrea Tronzano e l’assessora alla sostenibilità del Comune di Torino Chiara Foglietta.
Il Responsabile del Settore Produzione e Servizi di Legacoop Piemonte e Presidente della Cooperativa Corintea Mauro Busa ha sottolineato nel suo intervento come la Cooperazione di Produzione e Servizi piemontese, pur avendo perso imprese e quote di mercato negli ultimi anni, rappresenti un settore di rilevanza strategica. “Il fattore umano, la figura del socio lavoratore, è il vero perno e motore delle imprese, l’elemento distintivo della cooperazione di lavoro e il paradigma su cui si misurano tutte le politiche aziendali e le relative politiche di supporto dell’Associazione. Lavorare sulle persone che hanno il doppio ruolo di lavoratore e proprietario significa far crescere le nostre associate, guidandole in un futuro complicato, che è già arrivato“. Tuttavia, per tenere i soci in cooperativa servono politiche salariali adeguate, meccanismi di welfare aziendale, organizzazioni efficienti che garantiscano percorsi di carriera e gestione di un tempo lavorativo non parcellizzato e svilito nella componente reddituale. A fronte di una carenza di risorse umane, l’Associazione deve fornire servizi qualificati di reclutamento e formazione, diffondendo il modello cooperativo laddove si formano i giovani, trasferendo i nuovi valori della cooperazione o meglio adattando i valori tradizionale a un contesto culturale meno ideologizzato, lavorando sul ruolo di autoimprenditore che un socio possiede, sviluppandone il senso di responsabilità oltre alla conoscenza dei propri diritti.
In rappresentanza di Legacoop Produzione e Servizi era presente ai lavori anche il Direttore Andrea Laguardia.