Sindacati taxi, dopo la sentenza della Consulta concludere il processo di riforma del settore

Roma, 22 luglio 2024 – “La recente sentenza della Corte Costituzionale, con la quale si cancella il blocco temporaneo di nuovi bandi per il rilascio di autorizzazioni di noleggio, deve rappresentare un forte stimolo alla conclusione del processo di riforma del settore, iniziato nel 2019 e non ancora concluso”.

È quanto dichiarano in una nota Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Satam, Tam, Claai, Unione Artigiani, Unione Tassisti d’Italia, Uritaxi, Unica taxi Cgil, Fast Confsal taxi, Confartigianato Taxi, Cna Fita Taxi, Legacoop Produzione e Servizi, ConsulTaxi, Associazione Tutela Legale Taxi.

“Vorremmo infatti ricordare che il blocco del rilascio di nuove autorizzazioni di noleggio da rimessa, precedentemente ritenuto legittimo nella sentenza n.56/2020 della Consulta, avrebbe dovuto avere una durata temporale di un anno, il tempo strettamente necessario ad istituire il registro elettronico nazionale, con il quale poter quantificare il reale ed effettivo numero di operatori del comparto Taxi ed Ncc presenti nel nostro Paese, dato ad oggi ancora totalmente sconosciuto”.

“Nelle ultime settimane, dopo un disinteresse durato più di cinque anni da parte di diversi Governi, l’Esecutivo attualmente in carica ha provveduto finalmente ad istituire il registro elettronico nazionale, sbloccando di fatto questa situazione che si protraeva da troppo tempo, lavorando in parallelo anche alla contestuale approvazione dei rimanenti decreti previsti dalla Legge 12/2019”.

“Per questa ragione attendiamo nei prossimi giorni il varo del Dpcm di disciplina delle piattaforme tecnologiche e il Decreto ministeriale sul foglio di servizio elettronico, per chiudere in un contesto di regole certe quanto previsto dalla Legge 12/2019 per il settore”.

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

 

22 Luglio 2024