Revisione prezzi, il Consiglio regionale della Toscana approva una mozione per estendere la clausola ai servizi

Il 25 febbraio l’Aula del Consiglio regionale della Toscana ha approvato una “Mozione in merito all’estensione ai servizi e forniture della clausola di revisione dei prezzi prevista per i contratti di lavori”.

La mozione, presentata dal Partito Democratico a seguito del confronto con Legacoop Produzione e Servizi Toscana, impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo affinché modifichi il Codice dei contratti pubblici, garantendo così un trattamento uniforme tra appalti di lavori, servizi e forniture.

L’atto, come spiegato dal capogruppo del Partito Democratico Vincenzo Ceccarelli, “è una richiesta rivolta al Governo affinché possa celermente adottare uno strumento normativo volto a intervenire sul Codice dei contratti pubblici prevedendo in particolare che la clausola della revisione prezzi di tipo straordinario, applicata al settore dei lavori con soglia di attivazione al 3 per cento e riconoscimento del 90 per cento dei costi sopraggiunti per motivi oggettivi, sia estesa e applicata anche agli appalti che riguardano i servizi e le forniture”.

Porre rimedio a questa ingiustificata discriminazione tra settori, introdotta dal Decreto correttivo al Codice dei contratti pubblici (approvato il 23 dicembre e pubblicato il 31 dicembre in Gazzetta Ufficiale), è una battaglia che Legacoop Produzione e Servizi, insieme alle associazioni più rappresentative del mondo dei servizi, sta portando avanti da mesi nei confronti del Governo.

L’attuale norma penalizza e discrimina le imprese, e con esse le lavoratrici e i lavoratori, che operano quotidianamente in servizi essenziali come pulizie, sanificazioni, mense, vigilanza privata e gestione dei rifiuti in ospedali, scuole e luoghi di lavoro.

Il fronte comune delle associazioni si è appellato in più occasioni alle Istituzioni, in ultimo attraverso un emendamento al Dl Milleproroghe, sostenuto da maggioranza e opposizione, all’ultimo però ritirato.

L’azione portata ora avanti dalla Regione Toscana assume una rilevanza significativa per portare ancora una volta sul tavolo del Governo una misura urgente e indispensabile per assicurare la continuità e la qualità di servizi pubblici essenziali, oltre a salvaguardare le imprese e le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.

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6 Marzo 2025