
06 Mar
Il 25 febbraio l’Aula del Consiglio regionale della Toscana ha approvato una “Mozione in merito all’estensione ai servizi e forniture della clausola di revisione dei prezzi prevista per i contratti di lavori”.
La mozione, presentata dal Partito Democratico a seguito del confronto con Legacoop Produzione e Servizi Toscana, impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo affinché modifichi il Codice dei contratti pubblici, garantendo così un trattamento uniforme tra appalti di lavori, servizi e forniture.
L’atto, come spiegato dal capogruppo del Partito Democratico Vincenzo Ceccarelli, “è una richiesta rivolta al Governo affinché possa celermente adottare uno strumento normativo volto a intervenire sul Codice dei contratti pubblici prevedendo in particolare che la clausola della revisione prezzi di tipo straordinario, applicata al settore dei lavori con soglia di attivazione al 3 per cento e riconoscimento del 90 per cento dei costi sopraggiunti per motivi oggettivi, sia estesa e applicata anche agli appalti che riguardano i servizi e le forniture”.
Porre rimedio a questa ingiustificata discriminazione tra settori, introdotta dal Decreto correttivo al Codice dei contratti pubblici (approvato il 23 dicembre e pubblicato il 31 dicembre in Gazzetta Ufficiale), è una battaglia che Legacoop Produzione e Servizi, insieme alle associazioni più rappresentative del mondo dei servizi, sta portando avanti da mesi nei confronti del Governo.
L’attuale norma penalizza e discrimina le imprese, e con esse le lavoratrici e i lavoratori, che operano quotidianamente in servizi essenziali come pulizie, sanificazioni, mense, vigilanza privata e gestione dei rifiuti in ospedali, scuole e luoghi di lavoro.
Il fronte comune delle associazioni si è appellato in più occasioni alle Istituzioni, in ultimo attraverso un emendamento al Dl Milleproroghe, sostenuto da maggioranza e opposizione, all’ultimo però ritirato.
L’azione portata ora avanti dalla Regione Toscana assume una rilevanza significativa per portare ancora una volta sul tavolo del Governo una misura urgente e indispensabile per assicurare la continuità e la qualità di servizi pubblici essenziali, oltre a salvaguardare le imprese e le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.