“Condividiamo l’obiettivo di chiarezza e semplificazione delle procedure, finalizzato a rimuovere gli ostacoli burocratici e garantire maggiore certezza del diritto. Tuttavia, è fondamentale richiamare l’attenzione sull’esigenza imprescindibile di non abbassare il livello delle tutele di un patrimonio – quello paesaggistico – protetto dalla nostra Costituzione”.
È quanto dichiarato dal Responsabile dell’Ufficio legislativo e del lavoro di Legacoop Produzione e Servizi, Daniele Branca, durante l’audizione tenutasi martedì 15 aprile davanti alle Commissioni riunite Cultura e Ambiente del Senato, sul Ddl 1372 che delega al Governo la revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, con particolare riferimento alle procedure di autorizzazione paesaggistica.
Legacoop Produzione e Servizi si è espressa a favore di una riscrittura più chiara ed esplicita del principio generale del silenzio-assenso applicato alla procedura specifica di autorizzazione paesaggistica, ma contraria all’estensione ad alcune attività di realizzazioni infrastrutturali di un regime ultrasemplificato in cui viene meno il parere vincolante delle Sovrintendenze.
“Condividiamo l’obiettivo di chiarezza e semplificazione delle procedure, finalizzato a rimuovere gli ostacoli burocratici e garantire maggiore certezza del diritto. Tuttavia, è fondamentale richiamare l’attenzione sull’esigenza imprescindibile di non abbassare il livello delle tutele di un patrimonio – quello paesaggistico – protetto dalla nostra Costituzione”.
È quanto dichiarato dal Responsabile dell’Ufficio legislativo e del lavoro di Legacoop Produzione e Servizi, Daniele Branca, durante l’audizione tenutasi martedì 15 aprile davanti alle Commissioni riunite Cultura e Ambiente del Senato, sul Ddl 1372 che delega al Governo la revisione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, con particolare riferimento alle procedure di autorizzazione paesaggistica.
Legacoop Produzione e Servizi si è espressa a favore di una riscrittura più chiara ed esplicita del principio generale del silenzio-assenso applicato alla procedura specifica di autorizzazione paesaggistica, ma contraria all’estensione ad alcune attività di realizzazioni infrastrutturali di un regime ultrasemplificato in cui viene meno il parere vincolante delle Sovrintendenze.
L’articolo di Giorgio Santilli su: Diario DIAC