Assemblea Legacoop Produzione e Servizi Veneto: lo stato di salute del settore e la strumentazione finanziaria a sostegno della ripresa

L’attuale scenario competitivo richiede alle imprese cooperative di mettersi in discussione e di ripensare la propria dimensione, la propria organizzazione e, soprattutto il proprio rapporto con la società e il mercato. Si è svolta con questa consapevolezza di sfondo, facendosi spazio di prezioso confronto, l’Assemblea regionale del Settore Produzione e Servizi veneto, che si è svolta lunedì 19 dicembre presso la sede di Legacoop Veneto (Sala Ravagnan) a Marghera-Venezia.

117 cooperative, 332 milioni di euro di fatturato e 4429 addetti, di cui 3725 soci lavoratori. Sono i numeri che caratterizzano il sistema Legacoop PeS veneto, comprensivo di diversi rami d’attività: costruzioni e impianti; logistica e trasporti; manifatturiero e industriale; pulizie, servizi integrati, facility management, igiene ambientale; ristorazione; vigilanza privata e servizi fiduciari.

A ormai tre anni dall’inizio della pandemia, l’Assemblea è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del settore e sulle esigenze prioritarie. Tra i comparti che registrano buoni segnali di ripresa troviamo quello delle costruzioni e quello industriale che, a dispetto dell’aumento dei costi degli input produttivi (materie prime e costi energetici), registrano una tendenza positiva per tutti gli indicatori economici. Si è infatti mantenuta buona nel 2022 la redditività delle imprese, con un livello di occupazione in aumento, anche se le previsioni per il primo semestre 2023 non escludono il perpetuarsi di difficoltà economiche.

Buona pure la tenuta del comparto logistico e in crescita il multiservizi, mentre si registrano finalmente leggeri segnali di ripresa anche per il settore del trasporto persone, segnato dalla decrescita del turismo e dalla riduzione di mobilità causate dai diversi lockdown e più in generale dalle restrizioni imposte dalla gestione della pandemia.

È invece ancora difficile la situazione per la ristorazione: la ripresa è lenta ed è di vitale importanza la revisione dei prezzi contrattualizzati con la pubblica amministrazione, primo committente delle cooperative impegnate in questa attività (si pensi alle mense di ospedali, rsa, asili, scuole) per colmare il gap comportato dall’aumento incontrollato dei costi energetici e delle materie prime.

“Tra i temi più importanti affrontati in Assemblea, quello della necessità di adeguati strumenti finanziari per le cooperative, sempre più imprescindibili per la gestione degli investimenti e, in generale, dell’attività. I piani di investimento formulati dalle imprese alla fine dello scorso anno risultano infatti realizzati, e per il 2023 le imprese prevedono un incremento degli stessi malgrado il peggioramento delle condizioni di indebitamento”, evidenzia Denis Cagnin, responsabile del Settore Produzione e Servizi di Legacoop Veneto. “Prospettive che sarebbero favorite dagli incentivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), di cui il 57 per cento delle imprese stanno beneficiando (o beneficeranno nei prossimi mesi) per investimenti in beni strumentali afferenti al programma transizione 4.0, e il 53 per cento per investimenti volti ad aumentare l’efficienza energetica e l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili”. Rilevante, a questo proposito, la collaborazione con la strumentazione finanziaria cooperativa che ha visto nel corso dell’assemblea un focus dedicato con le voci di Simone Gamberini, direttore di Coopfond, Dino Forini, direttore di Cooperfidi, Alessandro Viola, responsabile istruttoria e sviluppo di CFI, Marco Busetto, business analyst di Genera S.p.A., Simona Caselli, direttore commerciale di C.C.F.S., che hanno presentato le proprie modalità di intervento.

“È stata un’apprezzata e necessaria occasione di dialogo sui temi caldi per la cooperazione”, ha detto dell’Assemblea Emilia Carlucci, vicepresidente di Legacoop Veneto. “Intervenute numerose a raccontare le loro esperienze e le loro scelte strategiche per affrontare le crisi, le cooperative hanno apprezzato l’opportunità di un confronto in materia di strumentazione finanziaria, di particolare rilevanza nell’attuale congiuntura caratterizzata dall’inflazione, dalle difficoltà nell’accesso al credito e nel reperimento delle risorse finanziarie”.

Ha chiuso i lavori Andrea Laguardia, nuovo direttore nazionale di Legacoop Produzione e Servizi.

 

23 Dicembre 2022