LPS a DFM-Dire Fare Mangiare, evento della Ristorazione collettiva. Laguardia: “Smart working negativo su ristorazione aziendale. Interpretare servizio non come mera commodity”

Legacoop Produzione e Servizi, Camst e CIRFOOD sono state tra i protagonisti di DFM – Dire Fare Mangiare, l’edizione 2024 del meeting biennale Ristorando, principale momento istituzionale del mondo della Ristorazione italiana, che si è tenuto il 12 e 13 giugno, presso il Centro Congressi Allianz Mi.Co. a Milano.

Un’importante occasione per affrontare i vari problemi ma anche le prospettive di un settore spesso trascurato e sottovalutato dalle istituzioni ma di fondamentale importanza sociale e strategica: per il suo impatto occupazionale, per la sua rilevanza come strumento di salute, di educazione alimentare, di educazione ambientale, come volano per tutto il settore agroalimentare.

DFM 2024 ha visto Legacoop Produzione e Servizi tra le associazioni partner e tra i componenti del Comitato promotore, di cui fanno parte le principali associazioni di categoria e i top manager di aziende leader della ristorazione collettiva e commerciale, il Direttore di Legacoop Produzione e Servizi Andrea Laguardia, la Presidente di CIRFOOD Chiara Nasi e il Presidente di Camst group Francesco Malaguti.

Il Direttore di Legacoop Produzione e Servizi Andrea Laguardia è intervenuto alla tavola rotonda “Riflessi economici e organizzativi dello Smart working sulla ristorazione aziendale” sottolineando come lo Smart working come modello di lavoro del futuro, ipotizzato con la pandemia, stia registrando due opposte tendenze: da un lato le grandi aziende dei servizi (banche, assicurazioni e aziende che operano nell’ambito tecnologico) che richiamano al lavoro in sede, con conseguente effetto positivo per la ristorazione collettiva, e medio-piccole aziende dei servizi dove il fenomeno è diventato strutturale, con chiusura definitiva di mense aziendali e altri servizi. Tendenza negativa confermata dai dati macro economici degli andamenti di mercato della ristorazione collettiva in Italia: mentre si registra una ripresa di volumi di pasti erogati per le mense scolastiche e ospedaliere, non si registra una risalita per la ristorazione aziendale. Allo stesso tempo però si sta modificando lo stesso concetto di servizio di ristorazione: là dove viene interpretato non come semplice commodity, ma come servizio integrante dell’ambito lavorativo, si assiste a risultati positivi sia per il committente che per l’azienda di ristorazione. Laguardia ha inoltre sottolineato come la mancanza di risorse economiche e di una revisione prezzi ancora in fase di definizione al MIT, insieme all’inadeguatezza della PA che necessita di una riforma strutturale, siano criticità che compromettono l’applicazione del nuovo Codice dei contratti pubblici, vanificando l’aspirazione di normare il risultato, con impatto negativo sull’attività delle imprese della ristorazione collettiva, operanti in prevalenza in regime di appalti pubblici.

Durante la due giorni dedicata al mondo della ristorazione collettiva, anche i contributi di Camst e CIRFOOD con l’intervento di Alessio Bordone, Sales Executive Director di CIRFOOD, alla tavola rotonda “Ristorazione sociosanitaria: scenari, prospettive, opportunità” e di Paola Bertocchi, Responsabile sostenibilità di Gruppo Camst, alla tavola rotonda “Ricerca, innovazione, sviluppo: elementi fondamentali per inquinare meno e produrre di più”.

 

13 Giugno 2024