01 Mar
Innovazione, sostenibilità e crescita del potenziale produttivo per lo stabilimento di Kerakoll a Sassuolo-Fiorano Modenese. Sono questi gli obiettivi dell’intervento di progettazione sviluppato da Politecnica, una delle maggiori società italiane di progettazione integrata – architettura, ingegneria e urbanistica – a favore del sito produttivo dell’azienda leader nella produzione di materiali edili sostenibili.
L’intervento porterà al raddoppio della capacità produttiva dell’azienda con la realizzazione di nuovi spazi, un nuovo edificio dedicato a servizi per i dipendenti e alla rigenerazione dell’area esistente al fine di migliorare la qualità del sito per i lavoratori, i visitatori e i cittadini in generale.
L’intervento si compone di quattro punti principali: l’ampliamento dello stabilimento centrale esistente mediante la realizzazione di un nuovo edificio produttivo, la realizzazione di un’area servizi polifunzionale, che ospiterà ambienti ad uso laboratorio, uffici, spogliatoi e sala ristoro a disposizione dei dipendenti, la costruzione di un grande magazzino di stoccaggio, il riassetto dell’intera area cortiliva e delle aree parcheggio in chiave green. Un progetto, dunque, che si identifica come un ampliamento della superficie ad uso produttivo e al contempo si prefigge l’obiettivo di migliorare il benessere dei lavoratori dotando il complesso manifatturiero di spazi e servizi comuni.
Il progetto integra elementi di innovazione e sostenibilità, vestendo con nuova funzionalità gli spazi già esistenti e generando luoghi più confortevoli.
Il nuovo edificio destinato alla produzione sarà collegato a quello già esistente attraverso una dorsale verde attrezzata con spazi per la sosta e il relax, per generare un tutt’uno architettonico con il resto del complesso produttivo. Questo asse verde, insieme al disegno generale delle aree esterne e alle nuove alberature, permetterà di raggiungere una superficie permeabile di circa 27.000 metri quadrati, superiore al 35% di quanto richiesto dagli standard.
L’edificio richiama, nelle forme, il contesto industriale in cui si inserisce, declinando le geometrie progettuali in modo coerente ai principi di trasparenza, essenzialità e integrazione nel contesto urbano, con una particolare attenzione al verde e alla natura, che diventa parte integrante dell’architettura stessa dell’edificio.
Dalla combinazione di semplici esigenze funzionali, la palazzina assume una potente valenza d’immagine architettonica e di connessione con l’intero sistema produttivo, divenendo il nuovo punto di accesso per la popolazione aziendale e prevedendo spazi che hanno lo scopo di implementare il welfare aziendale, dove al centro ci sono le persone e il loro benessere
“Si tratta di un progetto che rappresenta la condivisione dei valori comuni che abbiamo con Kerakoll: innovazione e sostenibilità per uno sviluppo che generi benefici per tutto il territorio” hanno commentato i progettisti di Politecnica. “Per realizzarlo abbiamo avviato un dialogo costruttivo con le istituzioni locali al fine di poter realizzare nuovi spazi necessari alla produzione, ma soprattutto in armonia con il territorio e le necessità della comunità”.
L’intervento consentirà, inoltre, di creare un polmone verde attorno al nuovo polo di Kerakoll, grazie alla piantumazione di circa 140 nuove alberature e la realizzazione di aree verdi pensate per integrarsi perfettamente con l’architettura degli edifici in un paesaggio lineare tipico dei territori padani. Filari di alberi, strategicamente posizionati, costruiranno nuovi spazi, segneranno percorsi e passeggiate al fine di accompagnare la vista allo stabilimento e abbattere l’impatto architettonico tipico delle aree fortemente industrializzate.
In ottica sostenibilità ed energie rinnovabili, Politecnica ha progettato per Kerakoll un impianto fotovoltaico capace di produrre 1.6 megawatt e uno specifico impianto di recupero calore a servizio della produzione dell’aria compressa, studiato su misura rispetto alle caratteristiche del processo produttivo dell’azienda.
Questo sistema genererà una quota di energia rinnovabile ampiamente superiore a quella richiesta dalle vigenti norme di settore e andrà a compensare quanto più possibile l’energia necessaria per il funzionamento della produzione. Infatti, la quantità di energia sarà data dalla produzione di aria compressa e dal sistema di generazione ad espansione diretta delle pompe di calore, sommata all’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. A corredo, per consentire consumi energetici ridotti, tuta l’area produttiva sarà implementata da un sistema di illuminazione interno dotato di sensori di presenza, unico nel suo genere se pensato all’applicazione nelle aree degli spazi produttivi.
Questo intervento, nel complesso, avrà un risvolto positivo anche dal punto di vista occupazionale, generando opportunità di lavoro e sviluppo economico locale: è prevista, infatti, l’assunzione di 100 nuovi dipendenti entro il 2030. Il progetto sorgerà su un terreno di 8 ettari e coprirà una superficie di oltre 26mila metri quadrati, con completamento dei lavori entro il 2025.
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